Fotovoltaico in Giappone: sostegno concreto del governo per far fronte alla recessione.

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 TOKYO: Nuove misure di sostegno all'utilizzo dell'energia solare  arrivano proprio dal Giappone, che ieri ha visto aumentati i rimborsi  da parte delle amministrazioni ai privati che installano impianti a  pannello fotovoltaico producenti più dell'energia realmente utilizzata  nell'uso abitativo.

La dinamica giapponese vede le amministrazioni farsi acquirenti dei kilovoltaggi prodotti ma non utilizzati dal proprietario dell'impianto, valorizzando così una politica atta a compensare nel più breve tempo possibile i costi di installazione dell'impianto stesso.

Il piano già regolamentato in molte prefetture e denominato Japanese Feed-in Tariff (FIT) system diventerà presto disegno di legge, segnando un ulteriore passo avanti nella politica di regolamentazione a favore dell'utilizzo delle energie rinnovabili promossa dal governo.

Il nuovo prezzo di acquisto da parte delle pubbliche amministrazioni per l'energia prodotta in eccedenza dagli impianti sarà due volte l'attuale tasso iniziando già a partire dal primo semestre del 2010.

Se fino ad oggi il recupero dei costi di installazione per un impianto fotovoltaico nell'utilizzo dell'energia solare rispetto alle tradizionali fonti di energia (per il Giappone si parla di nucleare) era stimato in circa 20 anni, con la nuova riforma sarà pienamente fattibile il recupero delle spese in un arco di massimo 10 anni.



"Nel mio caso, in base ai miei calcoli iniziali, mi aspettavo di recuperare i costi iniziali in circa 22 anni. Ma ora sembra che ciò possa verificarsi in 12", ha affermato Nakagawa Yoshiki che vive in Wako, nella prefettura di Saitama. Nakagawa ha installato un pannello solare da 3,78 Kilowatt sul proprio tetto nel maggio del 2008 ad un costo di 2,7 milioni di yen (circa 20 mila euro) di cui soli 1000 euro sono stati rimborsati dalla città che offre un voucher di rimborso per tutti. Sempre la stessa amministrazione locale con il coinvolgimento della Tokyo Power Eletric però acquista attualmente l'energia prodotta in esubero ad prezzo di 23 yen per 1 Kwh.

Secondo Tetsunari Iida, direttore dell'Istituto per le politiche energetiche sostenibili, il Ministero dell'Economia, Commercio e Industria con questo provvedimento ha finalmente segnato un passo avanti importante per l'economia e il mercato di riferimento dell'intero Paese.

Questo gennaio, il governo centrale è tornato a valorizzare il programma di sovvenzioni abolito precedentemente nel 2005. Esso prevede un sostegno di 70.000 yen per chilowattora (circa 530 euro) per gli impianti ad energia solare. Teniamo conto che il costo medio per un sistema di pannelli solari, compresa l'installazione, è di circa 680.000 yen per kilowattora (circa 5200 euro). Un impianto domestico giapponese richiede dai 3 ai 4 kwh di consumo. 

Il recupero dei costi di investimento iniziale potrà essere ulteriormente accelerato attraverso l'impiego di ulteriori sovvenzioni pubbliche locali, come già accennato. La prefettura di Saitama pagherà 60.000 yen per kilowatt a partire da questo mese, mentre in molte città della prefettura verrà offerto un ulteriore sostegno da 100.000 yen a 200.000 yen per kwh (dalle 770 ai 1500 euro circa).

A seconda delle dimensioni e dell'utilizzo, i proprietari saranno in grado di recuperare i costi di installazione in un periodo molto più breve, combinando la nuova politica del governo e varie sovvenzioni.

Un funzionario della Sharp Corp., ha dichiarato: "Stiamo assistendo ad un crescente interesse da parte sia dei distributori che dei proprietari di casa. Abbiamo già stimato il mercato interno a 92000 impianti solo per il 2009. Ma con la nuova decisione del governo, ci aspettiamo una cifra ancora più alta"

Paolo Cacciato